Gli olivi sono alberi splendidi ma che richiedono molte cure. Una potatura male eseguita, infatti, può compromettere sia il raccolto che l’aspetto estetico di questa pianta; una buona potatura, al contrario, può aumentare notevolmente la produttività dell’albero.
Quando potare gli olivi?
In realtà ci sono pareri discordanti su quali siano i periodi e le modalità ideali per la potatura dell’olivo. Tutto dipende dalla zona e dalle caratteristiche del clima, della terra e delle piante.
In linea generale si pota a fine inverno, prima della fioritura. Inoltre è molto importante potare solo quando è ormai passato il rischio delle gelate tardive, dato che le parti rimaste più esposte dopo la potatura risultano più vulnerabili al freddo.
L’andamento della pianta
L’olivo è una pianta dal portamento basitono, cioè i rami più bassi e più vicini al fusto hanno una velocità di crescita maggiore rispetto agli altri; di conseguenza un olivo non curato tenderà a crescere in modo disordinato e tendente verso il basso, quasi come un cespuglio, producendo frutti solo all’esterno.
Diventa quindi fondamentale far “arieggiare” bene i rami, sfoltendo l’interno in modo che l’aria e la luce riescano a penetrare.
Alcuni consigli
La potatura dell’olivo è un lavoro delicato, che non può essere improvvisato: per assicurarti di mantenere sempre in salute le tue piante la scelta migliore è affidarti a dei professionisti come quelli di Cuore Verde, azienda specializzata nella manutenzione aree verdi a Perugia.
In ogni caso ecco alcuni consigli sempre validi:
- eliminare i rami vecchi o improduttivi, che hanno la tendenza ad allungarsi senza produrre frutti;
- rimuovere i polloni e i succhioni (cioè i rami che nascono dalle radici e dal tronco), poiché sottraggono inutilmente all’olivo energia preziosa;
- equilibrare la chioma, in modo che si sviluppi in modo abbastanza uniforme;
- procedere dall’alto verso il basso e partendo dai rami più grossi;
- eseguire tagli netti e senza esitazioni per evitare di danneggiare la pianta.